Pachanga
Prima
di tutto, chi é Carlito? So che sei arrivato in Italia da Cuba qualche
anno fa con quell'orchestra del Tropicana che si chiamava "Sonora
Caribeña", raccontami un pò la storia...
Carlito
Si, ho avuto la fortuna di lavorare con La Sonora per un periodo di tre
anni e mezzo, fu una delle mie prime esperienze professionali nel mondo
della musica.
Pachanga
A
Cuba quale è stata la tua formazione musicale? e quali erano i tuoi
riferimenti, quale musica ti piaceva?
Carlito
Ho cominciato nell'arte con le lettere, mia grande passione, studiavo
drammaturgia, però per la situazione economica a Cuba, incominciai a
pensare alla musica, era l'unica via per risolvere quel problema, e
così cambiai per il conservatorio Ignacio Servante studiando
composizione...A quei tempi ero influenzato da Ruben Blades e Willie
Colon, Ray de La Paz, Tommy Olivencia e Cheo Feliciano.
Pachanga
E
qual'é la musica e gli artisti che ti piacciono di più nello scenario
contemporaneo, sia a Cuba che fuori?
Carlito
Gli artisti che mi piacciono di più sono Los Van Van, Issac Delgado,
Manolito Simonet. Dello scenario internazionale, Willie Chirino, Rey
Ruiz, Jerry Rivera, Puerto Rican Power...
Pachanga
E
con Rey Ruiz che relazione hai, so che siete amici, che ricordi hai di
lui?
Carlito
Rey e io siamo nati e cresciuti nel quartiere della Lisa all'Avana, la
sua casa era a 200 metri dalla mia... molte volte parlavamo della
speranza di trionfare nella vita, quando lui, dopo un suo primo viaggio
all'estero come cantante, ancora sconosciuto, andò nella Repubblica
Dominicana. Al suo ritorno mi disse: "il successo sta fuori di Cuba".
Prima di essere il personaggio noto di oggi, ci riunivamo a casa sua,
insieme con un altro amico Wilian, che attualmente anche lui vive a
Miami, e cantavamo le canzoni che ognuno di noi componeva, in cerca di
critiche ed elogi.
Pachanga
Parlami
adesso del tuo cd singolo "Abandonado". Ad ascoltarlo risulta una salsa
molto melodica e ballabile, sembra fatta su misura per un pubblico non
solo italiano, cioé universale, è tuo il numero? Come ti sei ispirato
per creare il tema musicale?
Carlito
Abandonado l'ho scritto fra i tram e le strade di Miami, in un'epoca
vissuta in quella città. E' il risultato dell'influenza dei musicisti
radicati li, e anche del mio amico Rey Ruiz, che mi consigliava di
scrivere le canzoni non solo per un pubblico che le balla, ma anche per
la gente che gli piace ascoltare la musica.
Pachanga
Anche
il testo è tuo? Vuoi spiegare al pubblico il significato di
"Abandonado"?
Carlito
Si, tutto è una produzione mia. La storia racconta di un uomo
abbandonato da un vecchio amore, che s'incontra con uno nuovo, al quale
le chiede aiuto per dimenticare quella brutta esperienza.
Pachanga
"Abandonado"
è arrangiato da un musicista cubano d'esperienza, Pedro Mena, che vuoi
dire di lui, ti ha aiutato molto a realizzare la tua idea?
Carlito
Pedro Mena è un grande musicista cubano, gli ho affidato il mio tema
con la massima fiducia perché con la sua esperienza lo adornasse e lo
completasse.
Pachanga
Il
cd singolo in realtà esce con 2 versioni della stessa canzone, perché?
Carlito
Realmente è solo una versione, l'altra è la base, così chi la voglia
cantare già ce l'ha.
Pachanga
Il
tuo è solo un progetto discografico o c'è un'orchestra vera dietro al
disco, che magari può essere contrattata per suonare dal vivo? E nel
caso come è composta?
Carlito
E' un pezzo di sabor e stile lanciato al mercato a mo' di prova, le
intenzioni sono quelle di fare un disco completo. Approfitto qui per
ringraziare i musicisti con i quali ho lavorato, per il loro talento e
per permettermi di realizzare un opera di questo livello: El Duke
(tutta la percussione); Pedro Mena (chitarra e tres); Maximo (Bajo);
Fausto (Trombon).
Pachanga
Carlito,
come vedi tu il mondo della salsa in Italia e in Europa, ti piace
tutto? Per esempio come consideri il recepimento della musica "Salsa",
è un fenomeno solo di ballo o anche c'è spazio per musica e per la
buona musica?
Carlito
Per il momento lo considero un fenomeno di ballo già che esiste una
barriera, la lingua. Non tutti in Italia dominano lo spagnolo, la
direzione è quella del ballo. Poi lo spazio eventualmente lo creano gli
artisti, produttori e djs, ci vuole tempo e prodotti validi da
presentare al pubblico.
Pachanga
Ti
piacerebbe che la tua musica arrivasse anche a Cuba?
Carlito
Certo che si, è la terra dove sono nato, e serve anche per una propria
solidificazione personale.
Pachanga
Quali
sono i tuoi progetti per il futuro, hai qualche sogno nel cassetto che
non hai ancora potuto realizzare e che adesso lo consideri più alla
portata?
Carlito
Il progetto che ho è di fare il disco e il mio sogno è di far conoscere
la mia musica in tutto il mondo, con il favore di Dio, sto nel cammino.
Pachanga
Bene
Carlito, grazie per l'intervista, ti auguro molto successo, vuoi dire
qualcosa direttamente al pubblico?
Carlito
Si, continuate ad appoggiarci, i djs, produttori e artisti, con il
vostro ballo e presenza... perché siamo gli unici messaggeri in Europa
di quella cultura che tanto vi piace. Ti dico grazie a te "Pachanga el
Tropical" per il tuo appoggio incondizionato e per permettermi di
esprimermi al pubblico attraverso il tuo *angolo* salsero. Grazie di
cuore.
|